Il Museo Galileo e la Commissione Vinciana preparano un’esposizione che presenta una puntuale ricostruzione della sua biblioteca. L’evento, a cura di Carlo Vecce, illustra uno degli aspetti meno conosciuti del mondo di Leonardo. Il profilo di intellettuale, di artista e di scienziato che emerge dai suoi manoscritti rivela un rapporto costante e profondo con i libri, con la cultura, con gli autori antichi e moderni.
Appassionato lettore, Leonardo possedeva quasi duecento libri, in gran parte a stampa: testi tecnici e scientifici, ma anche letterari e religiosi (a cominciare dalla Bibbia). Vocabolari e grammatiche documentano i tentativi di imparare il latino e di elevare lo stile e la lingua, quando Leonardo decide di diventare lui stesso uno scrittore di trattati. Nella mostra sarà esposta una selezione significativa delle opere da lui possedute e utilizzate e una ricostruzione del suo laboratorio di scrittura e di disegno. Sofisticate applicazioni multimediali consentiranno di sfogliare i testi e di ottenere informazioni sui loro contenuti e sull’uso che Leonardo fece di quelle letture nei suoi manoscritti. L’esposizione sarà arricchita da una biblioteca digitale che presenterà l’intera serie dei volumi posseduti e/o consultati da Leonardo.